ABTM Graphic Stamp Tool di Martí Guixé
26/03/2014
ABTM Graphic Stamp Tool. Martí Guixé per Antica Acetaia Villa Bianca. Foto: Inga Knölke
Durante il Salone del Mobile di Milano 2014 avrà luogo la mostra “Guixe ³: Event, Experiment, Essay“. Martì Guixe è più che un designer, è un lettore della contemporaneità; osserva il presente e lo interpreta disegnando oggetti, “opere d’arte pratiche”. La sua idea di creare uno strumento per timbrare i cibi – e non la carta – usando il nostro Aceto Balsamico Tradizionale di Modena (ABTM) – e non l’inchiostro –, ci ha sorpresi ed entusiasmati. Un inchiostro speciale fatto di due ingredienti: il mosto d’uva cotto e il tempo, riconosciuto nella sua tradizionale tipicità come DOP (Denominazione di Origine Protetta). Bastano poche gocce di ABTM per trasformare un sapore semplice in una prelibatezza gastronomica. L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena sigilla i suoi sapori e i suoi profumi con questa nuova esibizione. Un timbro che lascia colore, sapore e profumo.
Guixe ³: Event, Experiment, Essay
Instituto Cervantes, Via Dante, 12, Milano
Event: Un evento al giorno su prodotti di nuova tipologia.
Experiment: mostra d’oggetti sperimentali in collaborazione con Antto Melasniemi
Essay: mostra di mobili, lampade e accessori.
Evento #2: Giovedì 10/04 alle ore 18:00. Presentazione di Antica Acetaia Villa Bianca.
“Martí Guixé (Navás, Barcelona, 1964) (www.guixe.com). Con un’eccellente formazione come designer di interni e designer industriale e con un’esperienza lavorativa che lo ha portato a lavorare come designer per firme come Camper, Cosmic, Authentics o Alessi. Guixé rivoluziona il disegno lavorando con la materia viva, questa può essere trasformata e deformata, grazie all’ibridazione di campi come l’antropologia, l’umorismo, la gastronomia, la tipografia, le scienze umane, le scienze esatte, l’ingegneria e il disegno. Le sue proposte, a mezza strada tra il disegno e le arti visive, sono state mostrate in esposizioni individuali come quelle presentate nella sala Vinçon di Barcellona e nella sala Gosé de Lleida (2001), ma anche collettive come “Workspheres” del MOMA di New York (2001), “Procés Sònic” del MACBA di Barcellona (2002), dove presentò l’installazione “Data Square”, una sala di lettura, ascolto e documentazione sulla creazione musicale elettronica degli ultimi dieci anni.” – via Instituto Cervantes
