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Aspettiamo risposte (da mesi)
07/11/2013

Dov’è la trasparenza delle amministrazioni pubbliche? È possibile che un’azienda che produce denominazioni di origine protette non possa accedere ai dati relativi al funzionamento degli organi che tutelano la denominazione stessa? Succede! Leggere per credere.

abtm_dop_affinato

Il marchio dop e il sigillo di garanzia con il numero progressivo per la tracciabilità.

Tutti i prodotti a denominazione d’origine protetta devono sottostare ai controlli (tanti) previsti dalle norme comunitarie. In molti casi esistono consorzi incaricati dal Ministero di svolgere l’attività di vigilanza sui mercati (che niente ha che vedere con i controlli sulla filiera produttiva). Nel caso dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena (ABTM) l’incarico è stato dato a un consorzio denominato “Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena”, che si è rivolto nel 2012 a tutti i produttori di ABTM, anche quelli non consorziati, per chiedere un contributo per l’attività di vigilanza. Visto che i non consorziati non sono tenuti a pagare le spese di funzionamento di un consorzio di tutela a cui non sono iscritti, ma solo quelle relative all’attività di vigilanza, dopo aver ricevuto la richiesta di pagamento, abbiamo chiesto spiegazioni.

Ecco cosa abbiamo chiesto:
– numero di aziende che producono e vendono ABTM
– numero totale di confezioni ABTM sigillate nel 2012
– criterio applicato della determinazione della quota a carico dei singoli produttori
– riepilogo dell’attività di vigilanza svolta nel corso del 2012

Quale risposta abbiamo ricevuto? Una non risposta. Il Consorzio infatti non ha fornito spiegazioni. Né sull’attività svolta e neppure sull’utilizzo dei fondi. Inoltre, non si riesce a sapere se questo Consorzio abbia effettivamente la quota di rappresentatività necessaria per ottenere l’incarico di vigilanza. Mistero. Chiediamo al Ministero di rivelare il mistero.

Il Ministero dell’agricoltura, sollecitato ad intervenire, ha risposto senza fornire alcun dato. Ci chiediamo di nuovo: dov’è la trasparenza della pubblica amministrazione? Non avendo trovato risposa a questa domanda affidiamo alla rete la corrispondenza intercorsa tra: Claudio Biancardi (produttore di ABTM), Consorzio Tutela ABTM e Ministero dell’Agricoltura (direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare). Mentre #AspettiamoRisposte potete seguirci su twitter.

Con questo articolo invitiamo i produttori di ABTM, che hanno ravvisato in questo comportamento una serie di illeciti, a manifestare il loro disappunto e a precisare che la prossima quota di contribuzione alle attività di vigilanza del suddetto consorzio non verrà versata se non verranno fornite le informazioni richieste.

Ecco la corrispondenza intercorsa.